Energie esaurite? Job-Balance può aiutare
Alexandra Sasidharan-Scherrer
Quando nessuno voleva sbrigare un lavoro, lo faceva lei. Ivana I. non ha mai imparato a dire di no, a stabilire confini. Neppure nel suo lavoro come responsabile di reparto presso uno dei maggiori commercianti al dettaglio della Svizzera. Quando l’anno scorso suo padre si è ammalato, la grande distanza per andare regolarmente a trovarlo e il lavoro arretrato sono diventati un peso per lei. Se chiedeva aiuto e nessuno la aiutava, invece di delegare il compito al suo team, se ne occupava personalmente. Si aspettava un supporto dal suo superiore, il quale, però, era convinto che sarebbe riuscita a superare da sola le sfide quotidiane.
Il divario tra il lavoro in negozio e quello in ufficio si è allargato sempre di più fino a diventare incolmabile. La quarantenne si sentiva infelice, stressata e sopraffatta. Era impiegata nella stessa filiale da 15 anni, amava il suo lavoro, ma a un certo punto è stata costretta a prendere una decisione. Ivana ricorda: «Ho dovuto chiedere aiuto per preservare la mia salute.» Non si rendeva conto che in quel momento era già da tempo in burnout. Soffriva di acufene, inquietudine interiore e problemi di circolazione. Anche le sue e i suoi clienti più fedeli avevano notato il cambiamento. Ha quindi deciso di recarsi dall’assistente sociale aziendale e spiegarle la situazione.
Come gestire lo stress in modo positivo
Ivana è stata iscritta a Job-Balance di santé24 e ammette: «Ho incontrato Ramona Stüble al momento giusto.» Dai passi avanti, anche piccoli, che riusciva a compiere nella vita di tutti i giorni, ha capito che il coaching psicologico è utile. Oggi Ivana è più sicura di sé, perché attraverso il dialogo e l’auto-riflessione ha imparato a prendersi cura della propria salute, a farsi aiutare e a mettere dei paletti. Senza sensi di colpa. Inoltre, ha imparato a gestire positivamente lo stress, a chiedere che un compito venga svolto o anche ad accettarlo così come è stato eseguito.
D’intesa con la sua cliente e dopo aver firmato un accordo di riservatezza, durante i due mesi di accompagnamento Ramona Stüble ha intrattenuto stretti contatti con l’assistente sociale aziendale. Insieme hanno elaborato e discusso diversi scenari, ipotizzando anche un cambiamento del luogo di lavoro. Alla fine, la madre single ha deciso di rimettersi in gioco in un’altra filiale. Dopo due settimane di vacanza, ha iniziato da poco il nuovo impiego come vice responsabile di reparto.
È contenta. La sua superiore è paziente e trova il tempo per rispondere alle sue domande sull’uso del PC. Ivana continua a prendersi cura della sua salute, si concede una pausa rilassante nell’hammam o va a pranzo o a ballare con la collega con cui va più d’accordo. È felice di aver appreso in breve tempo, grazie al coaching psicologico di Job-Balance, alcune strategie che può mettere in pratica in modo mirato e che le garantiscono stabilità. Con vantaggi duraturi per entrambe le parti.
* Nome noto alla redazione
Job-Balance: investire in modo proattivo nella salute mentale
Job-Balance, l’offerta online di santé24, si rivolge alle aziende che vogliono investire in modo mirato ed efficace nella salute mentale del proprio personale per ridurre i costi delle assenze, pari a circa 1250 franchi al giorno.
Nel corso di una prima consultazione si decide insieme se nella situazione specifica sia più adatto un coaching psicologico (ad es. in caso di stress, conflitti sul posto di lavoro, problemi di natura privata, malattia, ecc.) o un training online di auto-aiuto guidato (ad es. in caso di ansia, disturbi del sonno o burnout). Il supporto rapido e professionale di una o uno specialista in psicologia può essere fornito in modo flessibile parallelamente al lavoro, perché gli appuntamenti si svolgono per telefono o in videochiamata.
Ulteriori informazioni e il modulo di contatto sono disponibili all’indirizzo www.swica.ch/jobbalance.
