Natale tra solitudine e stress: ecco come trovare l’equilibrio
Il periodo dell’Avvento porta con sé una forte dimensione sociale. Mercatini di Natale, feste aziendali, ritrovi di famiglia: ovunque regna la convivialità. E se a Natale ci si trova da soli? Le ragioni possono essere diverse: viaggi lunghi, mancanza di tempo, legami compromessi. Proprio quando si ha la sensazione che tutti gli altri stiano condividendo la gioia attorno a una tavola imbandita, la solitudine può pesare ancora di più.
D’altro canto, ci sono persone sommerse da impegni e aspettative. Fare regali, cucinare, decorare: la lista è lunga. La magia delle feste rischia di diventare un elenco di obblighi. Inoltre, lo stress influisce sull’umore e si rischia di accendere tensioni a tavola.
Entrambi gli estremi hanno un denominatore comune: spesso nascono da aspettative insoddisfatte, sia verso gli altri che verso sé stessi. La solitudine è aggravata dalla pressione sociale che spinge a sentirsi parte di un gruppo e chi si trova nel pieno dei preparativi lotta con la pressione di dover festeggiare nel modo perfetto.
Da soli o in solitudine: qual è la differenza?
Stare da soli non è sempre negativo: talvolta è una condizione scelta consapevolmente per dedicare del tempo a sé stessi. La solitudine, al contrario, implica isolamento sociale e può essere molto pesante. Il confine è spesso sottile, perché la nostra società è fortemente orientata alla condivisione delle esperienze.
La solitudine a breve termine di solito non è un problema. Tuttavia, se la sensazione dura per settimane, è accompagnata da ansia o panico e persiste anche in compagnia, si dovrebbe cercare un aiuto professionale.
Stress: l’altro estremo delle feste
Lo stress non solo è fastidioso, ma può avere conseguenze fisiche e psicologiche: dai disturbi del sonno all’irritabilità fino al mal di testa. Spesso nasce dal desiderio di accontentare tutti, dimenticando sé stessi. Il perfezionismo è il più grande amplificatore dello stress e, soprattutto con lunghe liste di cose da fare durante il periodo dell’Avvento, aumenta questo senso di pressione.
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Sette consigli per tenere sotto controllo entrambi gli estremi
- Mettere in discussione le aspettative
Perché il Natale deve essere perfetto? Chi ha detto che non si può festeggiare da soli o che l’albero deve essere addobbato in modo impeccabile? Ridefinendo le proprie regole, si riduce automaticamente la pressione. - Comunicazione aperta
È utile parlare delle aspettative con la famiglia e gli amici. Devo davvero fare dei regali a tutti? Forse basta organizzare un Babbo Natale segreto, oppure si può rinunciare del tutto ai regali. Così si risparmiano tempo, denaro e nervi, a patto che l’accordo vada bene per tutti. - Pianificare alternative
Ci sono conflitti in agenda o altri ostacoli che rendono difficile riunirsi durante le feste? Una soluzione potrebbe essere organizzare una videochiamata, oppure rimandare i festeggiamenti. Il giorno di Natale è solo una data, stare insieme conta di più. - Dire «no»
Dicembre è pieno di appuntamenti. Non c’è bisogno di partecipare a tutti, il suggerimento è: scegliere con consapevolezza e concedersi ogni tanto delle pause. Prendersi cura di sé stessi non è un atto egoistico. - Trovare nuovi contatti
Se la solitudine diventa troppo pesante, si possono cercare eventi di incontri o culturali nella propria zona: molti teatri, cinema e sale da concerti restano aperti anche a Natale. - Assaporare il tempo per sé
Tra un piatto gustoso, musica e hobby, la tranquillità diventa un’occasione di introspezione. Il Natale è la festa dell’amore, partendo da quello per sé stessi. - Cambiare le tradizioni
Serve davvero un albero di Natale o una tavola imbandita? Forse una gita o una breve vacanza ti farebbero sentire meglio. È concesso tutto ciò che ti fa stare bene.
Consigli per avere meno stress e più serenità
- Pensare ai regali in anticipo: è meglio evitare gli acquisti dell’ultimo minuto.
- Stabilire un budget: questo è il modo migliore per alleggerire il peso economico.
- Suddividere i compiti in famiglia e tra amici: nessuno deve fare tutto da solo.
- Smettere di cercare la perfezione: i piccoli imprevisti sono normali.
- Ritagliare spazi di tranquillità: programmare consapevolmente il tempo per sé stessi.
Conclusione: un Natale su misura con le proprie regole
Solitudine o stress: due fattori che possono rendere le festività difficili. La soluzione sta nella gestione consapevole. L’onestà con sé stessi, la comunicazione aperta e le pause regolari sono fondamentali. Il Natale non è una competizione, è un momento per assaporare l’amore e la serenità – con gli altri o con sé stessi.
Tra banchetti, litigi e cura di sé
Nel nostro articolo del blog potete leggere altri consigli utili per trasformare il Natale da fonte di stress a momento di relax. Altrimenti potete ascoltare l’episodio dedicato del podcast SWICA Talks. Scoprirete come ridurre lo stress e promuovere un’alimentazione equilibrata e sufficiente movimento nel rush finale dell’anno.