«Bisogna aiutare giovani e adolescenti a trovare sostegno quando ne hanno bisogno»
Carmen Hunkeler
Oggi, soprattutto la popolazione giovanile soffre di problemi psicologici più che in passato. Qual è il motivo?
La pandemia ha senz’altro messo a dura prova molte e molti giovani e adolescenti sul piano psicologico, anche perché per sviluppare una personalità stabile hanno bisogno di avere buoni contatti con le coetanee e i coetanei. Giovani e adolescenti apprezzano i vantaggi della comunicazione digitale, ma per loro è importante anche il contatto diretto, che però durante la pandemia è stato molto più difficile.
In quel periodo però i genitori sono stati a casa più del solito...
Per loro i genitori sono le persone di riferimento, di fiducia e di sostegno, ma spesso la pandemia è stata difficile anche per la popolazione adulta. Ad esempio, in molte occasioni i genitori hanno dovuto conciliare la didattica a distanza con l’home office, e questo ha sicuramente avuto un impatto anche sulla vita familiare. Tuttavia, attribuire l’aumento dei problemi di salute mentale nella popolazione giovanile esclusivamente alla pandemia è troppo semplice.
Le giovani donne entrano in contatto con gli istituti psichiatrici più spesso dei coetanei di sesso maschile. Come si spiega?
A questo proposito, è interessante citare uno studio condotto dallo University College di Londra nel 2019, da cui emerge che le giovani che usano i social media da tre a cinque ore al giorno presentano più sintomi depressivi rispetto a quelle che li usano da una a tre ore al giorno. Questa differenza, seppur non altrettanto marcata, è stata riscontrata anche nei giovani uomini. Il risultato è interessante anche perché i trattamenti in regime stazionario per depressione sono aumentati notevolmente. Tuttavia, il fatto che siano soprattutto le giovani donne a sviluppare disturbi psicologici è spesso dovuto a diversi fattori. Anche il consumo di alcol o di altre droghe è associato a disturbi mentali.
Vi sono altri fattori che incidono negativamente sullo sviluppo psicologico in età giovanile?
Secondo uno studio dell’UNICEF del 2021, quasi il 90 per cento di giovani e adolescenti con disturbi mentali in Svizzera e nel Liechtenstein ha vissuto esperienze difficili durante l’infanzia, in particolare molestie e bullismo a scuola. Ciò corrisponde a quanto abbiamo riscontrato nelle consultazioni psicologico-psichiatriche di santé24. Quasi un terzo delle persone che hanno partecipato a questo studio si è sentito non protetto, non amato o non sostenuto durante l’infanzia. Altri fattori sono l’umiliazione verbale e la discriminazione, soprattutto a causa dell’orientamento sessuale. Inoltre, secondo lo studio giovani e adolescenti hanno risentito quasi sempre di diversi fattori di rischio.
L’adolescenza porta con sé molti cambiamenti. In che modo i genitori possono capire se la loro figlia o il loro figlio ha problemi di salute mentale?
Il cervello delle e degli adolescenti è ancora in fase di «maturazione», soprattutto durante la pubertà. Nelle situazioni di crisi le e gli adolescenti devono gestire le proprie reazioni emotive, che possono essere molto forti. Inoltre, durante la pubertà vogliono affermare sempre più la loro autonomia dai genitori. I segnali d’allarme si hanno quando le ragazze e i ragazzi si rifugiano nella loro stanza, non vogliono più andare a scuola e si nascondono dietro lo smartphone anziché uscire con gli amici. Purtroppo, alcune malattie mentali come la depressione, i disturbi alimentari, l’ansia, ma anche le dipendenze, possono svilupparsi durante il processo di maturazione del cervello.
A chi possono rivolgersi giovani e adolescenti per chiedere aiuto?
In Svizzera, bambini e giovani possono chiamare il numero di emergenza 147 di Pro Juventute per chiedere aiuto 24 ore su 24 tramite telefono, SMS, e-mail, chat o il self-service web 147.ch. Le chiamate sono gratuite e non figurano sulla bolletta del telefono. Si tratta di un accesso libero e informale che permette di mantenere l’anonimato. Tuttavia, spesso giovani e adolescenti non cercano il contatto con altre persone e rimangono soli con i loro problemi. In sostanza, è essenziale anche aiutarli a rivolgersi a figure di riferimento importanti in caso di necessità.
La psicoterapia è pagata dall’assicurazione di base su prescrizione di un medico, ma al momento non è facile trovare centri di terapia...
Le e i giovani hanno anche altre opzioni. Ad esempio, le scuole hanno spesso assistenti sociali scolastici, le imprese di formazione più grandi hanno personale incaricato della supervisione di apprendiste e apprendisti e le università di solito offrono un servizio di consulenza per la popolazione studentesca. Queste possono essere soluzioni adatte per parlare dei propri problemi al di fuori della cerchia familiare. Inoltre, i comuni e le città offrono punti di contatto per giovani e adolescenti. Spesso hanno nomi diversi: a volte si tratta di uffici per i giovani o di consulenti per i giovani.
Consulenza psicologica a cura di santé24
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