Setticemia: la diagnosi e il trattamento precoce sono decisivi
Se batteri o virus penetrano nell’organismo, ad esempio attraverso una ferita aperta, il sistema immunitario inizia a combatterli e reagisce con l’infiammazione. In rari casi, le difese immunitarie vanno fuori controllo e gli anticorpi si diffondono nel corpo attraverso il sangue. L’infiammazione si propaga, quindi, in tutto l’organismo. Quando questo avviene, si parla di setticemia, detta anche sepsi. Nel peggiore dei casi, gli anticorpi possono iniziare ad attaccare gli organi interni, con possibili conseguenze letali. Somministrando terapie antibiotiche o medicamenti antivirali inizia una corsa contro il tempo per cercare di salvare la o il paziente.
Sintomi della setticemia
La setticemia può essere causata da infezioni in diverse parti del corpo, come una polmonite, un’infezione alla gola, infezioni delle vie urinarie, infezioni addominali o anche una lesione inizialmente innocua. Naturalmente, un’infezione non causa subito una setticemia, ma chi ne ha una in corso dovrebbe prestare particolare attenzione ai possibili sintomi. I segnali di una setticemia possono essere:
- Febbre (soprattutto se non si riesce ad abbassarla oppure, malgrado il dosaggio corretto dei medicamenti, l’effetto dura poco).
- Brividi
- Sensazione di malessere molto forte e in continuo aumento, nonostante i medicamenti
- Piccole emorragie cutanee puntiformi (petecchie)
- Respirazione e frequenza cardiaca accelerate
- Pressione sanguigna bassa
- Confusione e sonnolenza