Sessione autunnale: pianificazione collaborativa delle cure e maggiore trasparenza dei prezzi dei medicamenti

Nella sessione autunnale, il Parlamento svizzero ha posto le basi per un’assistenza sanitaria coordinata ed efficiente in termini di costi: in futuro i Cantoni dovranno coordinare in modo più efficace i loro mandati di prestazioni agli ospedali per migliorare la qualità e ridurre i costi. È stata inoltre approvata una mozione per una maggiore trasparenza dei prezzi dei medicamenti.
Autrice:
Sarah Bünter

Una buona pianificazione garantisce cure efficaci – una pianificazione condivisa assicura risultati ancora migliori. Le perle di saggezza di certo non mancano, il problema è l’attuazione. Finora si è visto anche nel coordinamento dell’assegnazione dei mandati di prestazione agli ospedali. Il Parlamento ha riconosciuto il potenziale di riduzione dei costi e di miglioramento della qualità offerto da un migliore coordinamento tra i Cantoni e nella sessione autunnale ha approvato una mozione in tal senso.

Proprio all’insegna del contenimento dei costi e della tutela delle e dei pazienti, è stata approvata anche un’altra proposta in materia di trasparenza dei prezzi dei medicamenti praticati dalle farmacie. Purtroppo, però, il Parlamento si è lasciato sfuggire l’occasione di adottare un’ulteriore misura di contenimento dei costi e ha respinto il rimborso di medicamenti e mezzi ausiliari acquistati all’estero.

Cooperazione anziché «campanilismo cantonale»

Con tutto il rispetto per il «campanilismo cantonale», talvolta nell’assistenza sanitaria bisogna tenerlo a freno a favore di prestazioni di alta qualità e a prezzi accessibili. I Cantoni dovevano già coordinarsi per quanto riguarda la pianificazione ospedaliera, ma ora dovranno anche armonizzare i mandati di prestazioni agli ospedali. Inoltre, in caso di disaccordo tra i Cantoni, la Confederazione potrà intervenire. Questa è la volontà del Parlamento, che nella sessione autunnale conferisce al Consiglio federale l’incarico di elaborare una modifica di legge in tal senso.

SWICA accoglie con favore la decisione secondo cui i Cantoni devono coordinarsi nell’attribuzione di mandati di prestazioni. Ciò ridurrà i costi e migliorerà la qualità delle cure in tutta la Svizzera. In futuro le e i pazienti beneficeranno non solo di cure di alta qualità, ma anche del contenimento dell’aumento dei costi sanitari grazie a una pianificazione orientata alle esigenze.

Nuova funzione di ricerca per trovare medicamenti più economici

Oggi i fornitori di medicamenti non possono offrire funzioni di ricerca per confrontare diversi medicamenti. Inoltre, non sono autorizzati a pubblicare sul proprio sito internet i prezzi netti effettivi dei prodotti soggetti a prescrizione medica, il che significa che non possono essere indicati nemmeno i ribassi per le consumatrici e i consumatori. Nell’ordinanza sulla pubblicità dei medicamenti attualmente in vigore, questa sarebbe classificata come «pubblicità destinata al pubblico».

Di conseguenza, le e i pazienti non possono cercare autonomamente medicamenti più economici ma equivalenti per risparmiare sui costi.

Con l’approvazione della mozione del consigliere nazionale PLR Marcel Dobler, il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di adeguare l’ordinanza sulla pubblicità dei medicamenti in modo che sia possibile effettuare un rapido confronto dei prezzi anche per i medicamenti, tra l’altro sulla base di diversi indicatori, quadri clinici e disturbi, nonché in base al dosaggio e alle dimensioni delle confezioni. Inoltre, devono essere elencate alternative meno costose ai preparati originali.


SWICA accoglie con favore questa decisione. La trasparenza aiuta le e i pazienti a farsi un’idea dei medicamenti disponibili e delle differenze di prezzo, e quindi a prendere decisioni consapevoli. Questa misura rafforza la partecipazione e la comprensione delle e dei pazienti. La loro partecipazione è uno strumento importante contro l’eccesso e l’inadeguatezza delle cure.

Prezzi dei medicamenti: un’occasione mancata per contenere i costi

I prezzi elevati dei medicamenti rappresentano una quota considerevole dei costi sanitari. La proposta di consentire il rimborso dei medicamenti o dei mezzi ausiliari acquistati all’estero anche dall’assicurazione di base avrebbe permesso di risparmiare sui costi.

Nonostante l’approvazione del Consiglio nazionale e del Consiglio federale, in seno al Consiglio degli Stati i timori hanno avuto la meglio. La misura favorirebbe il turismo degli acquisti e metterebbe a repentaglio l’approvvigionamento di medicamenti. Anche gli argomenti relativi all’esclusione del commercio per corrispondenza e all’obbligo di prescrizione medica in Svizzera non sono riusciti a far cambiare opinione alla maggioranza dei membri del Consiglio degli Stati. Almeno per il momento, la questione è chiusa.

Secondo SWICA, questa decisione del Parlamento è un’occasione mancata. Una maggiore flessibilità avrebbe contribuito a ridurre i costi dell’assistenza sanitaria senza incidere negativamente sulla qualità.