Sessione estiva: tariffe di laboratorio, tatuaggi e medicina complementare
Il Parlamento si è riunito a Berna per la sessione estiva. Per tre settimane ha affrontato una fitta agenda di temi di politica sanitaria. In tale occasione il Parlamento aveva respinto il passaggio a tariffe negoziate, aveva sostenuto una mozione volta a migliorare l’assunzione dei costi per il tatuaggio al capezzolo dopo interventi chirurgici di cancro al seno e aveva affrontato il tema del rimborso della medicina complementare nell’assicurazione di base.
Le tariffe di laboratorio rimangono di competenza federale
Quanto costa un’analisi di laboratorio e quali analisi copre l’assicurazione malattia legale? La decisione spetta attualmente all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e non agli assicuratori malattia nell’ambito delle trattative con i fornitori di prestazioni, come avviene ad esempio per il tariffario medico.
Un’alleanza «inedita» a sostegno delle persone colpite dal cancro del seno
Chi deve sottoporsi a una mastectomia a causa di un tumore al seno può farsi tatuare in seguito il capezzolo. Già oggi l’assicurazione malattia copre una parte dei costi per questo intervento ricostruttivo. In una mozione congiunta, Céline Amaudruz, consigliera nazionale UDC, e Flavia Wasserfallen, consigliera nazionale PS, hanno chiesto un aumento del dispendio di tempo fatturabile per l’esecuzione del tatuaggio. Il Parlamento ha approvato la mozione.
Medicina complementare facoltativa nell’assicurazione di base
In linea di principio, l’assicurazione di base assume solo le prestazioni efficaci, appropriate ed economiche (criteri EAE). La medicina complementare è l’eccezione alla regola. Spesso, infatti, non esistono studi in grado di dimostrare l’efficacia delle misure di medicina complementare.
Tuttavia, poiché in una votazione popolare del 2009 l’elettorato svizzero ha approvato il rimborso di alcune prestazioni di medicina complementare da parte dell’assicurazione di base, si applica il principio della fiducia secondo il quale non occorre dimostrare l’efficacia di una misura.
Philippe Nantermod, consigliere nazionale PLR, non condivide questo approccio e ha chiesto che le persone assicurate, in futuro, siano chiamate a scegliere tra assicurazione di base con o senza medicina complementare. Il Consiglio degli Stati, però, ha respinto la proposta, per cui rimane tutto come prima.