Intervista a Eva Blozik, responsabile della ricerca sui servizi sanitari di SWICA
«Le novità e le ottimizzazioni nascono da partnership intense ed efficaci»
Eva Blozik ha sviluppato una buona rete professionale: la responsabile della ricerca sui servizi sanitari SWICA collabora con organizzazioni centrali come scuole universitarie e ospedali universitari, fornitori di prestazioni ambulatoriali e fondazioni. Il suo obiettivo: un sistema sanitario qualitativamente superiore e più efficiente.
Eva Blozik, lei lavora nel settore della ricerca dei servizi sanitari. Come è approdata a questo settore?
Durante il periodo di specializzazione professionale per diventare medico specializzato in sanità pubblica, ho lavorato in vari ambiti interessanti del sistema sanitario: in ospedale, presso l’Ufficio federale della sanità pubblica, in casa di cura e nell’assistenza sanitaria di base. L’esperienza mi ha insegnato che spesso le pazienti e i pazienti non beneficiano degli effetti dell’assistenza sanitaria per motivi molto diversi tra loro. Per esempio, il sistema dei rimborsi presenta ostacoli a causa dell’assenza delle informazioni necessarie o di varie attività terapeutiche contraddittorie. Volevo comprenderne meglio le cause e capire come fare per migliorare l’assistenza sanitaria.
Quali sono i suoi compiti in quanto responsabile della ricerca sui servizi sanitari presso SWICA?
Coordino, sostengo i lavori del team, rappresento SWICA internamente ed esternamente per le tematiche della ricerca sui servizi sanitari e delle cure integrate.
Quante persone collaborano con lei nella ricerca sui servizi sanitari?
Attualmente siamo in quattro in questo settore. Il nostro team si dedica però a molteplici progetti e problematiche cui collaborano molti specialisti di diversi settori SWICA e organizzazioni esterne. Nel complesso formiamo una grande rete. Ad esempio collaboriamo a stretto contatto con istituti accademici e fornitori di prestazioni.
In cosa sono specializzati i singoli collaboratori e collaboratrici?
Da un lato, nel team vantiamo competenze in economia sanitaria, trattamento dei dati e analisi dei dati. Dall’altro, abbiamo conoscenze approfondite di sanità pubblica, organizzazione del settore sanitario e in materia di garanzia della qualità nell’assistenza sanitaria.
Quali sono le priorità della ricerca sui servizi sanitari presso SWICA?
Per noi esistono tre questioni particolarmente importanti: come sfruttare i dati sui costi e sui conteggi per promuovere la trasparenza e la qualità in campo medico? Come utilizzare in modo ottimale i percorsi interprofessionali di cura per aumentare la qualità e l’efficienza dell’assistenza ai pazienti? Come organizzare i sistemi di incentivi per passare dalla dimensione della quantità a quella della qualità ed dell’efficienza?
Un fattore positivo molto importante è rappresentato dalla stretta collaborazione con molti settori e reparti diversi di SWICA e dalla grande stima che godiamo in quanto team di specialisti. Eva Blozik, responsabile della ricerca sui servizi sanitari di SWICA
E come affronta concretamente queste questioni?
Le nostre analisi creano una base di dati e di prove empiriche che ci servono per definire le priorità: quantifichiamo i problemi di assistenza sanitaria e descriviamo i gruppi di pazienti interessati. Promuoviamo così lo sviluppo di nuovi servizi e modelli di cura, che consentono alla clientela SWICA di beneficiare di un’assistenza sanitaria migliore. Inoltre condividiamo le nostre conoscenze con gli specialisti e con il pubblico, perché le novità e le ottimizzazioni nascono sempre da partnership intense ed efficaci, soprattutto con i fornitori di prestazioni. Per finire, è essenziale inoltre che il pubblico e la politica sanitaria vengano informati in merito alle misure promettenti per il settore sanitario, alle misure che è opportuno intensificare e agli ambiti in cui l’assistenza può essere ottimizzata.
Quali sono le opportunità e le sfide della ricerca sui servizi sanitari presso SWICA?
Un fattore positivo molto importante è rappresentato dalla stretta collaborazione con molti settori e reparti diversi di SWICA e dalla grande stima che godiamo in quanto team di specialisti. Le colleghe e i colleghi si accorgono del valore aggiunto generato dalla ricerca sui servizi sanitari.
Le sfide che affrontiamo sono simili a quelle di altri operatori del settore sanitario: la carenza di specialisti limita le risorse necessarie all’attuazione di progetti innovativi nell’assistenza sanitaria. A volte esistono anche barriere legislative. Tramite l’analisi dei dati dei conteggi potremmo identificare preventivamente le persone che si trovano in situazioni rischiose, per es. esposte a combinazioni farmacologiche pericolose, e segnalare loro tale rischio. Tuttavia, per motivi di diritto della protezione dei dati, ciò non è possibile.
Esistono esempi concreti di sinergie tra ricerca e assistenza?
Un esempio concreto di come i pazienti beneficino della ricerca sui servizi sanitari è rappresentato dal progetto Trio+. Insieme all’Ospedale cantonale di Winterthur e Medbase stiamo sviluppando un sistema di cure integrate nella regione di Winterthur. Per la prima volta in Svizzera un fornitore di prestazioni ambulatoriali e stazionarie collabora in questo modo con un’assicurazione malattie per migliorare i risultati delle cure.