Uno studio evidenzia alti costi di trattamento dopo la terapia cellulare CAR-T

Uno studio recente mostra elevati costi per il follow-up di chi si sottopone a una terapia cellulare CAR-T per trattare un linfoma a grandi cellule B (LBCL). Oltre alle spese sanitarie, è stata esaminata anche la sopravvivenza complessiva delle e dei pazienti, analizzando dati di fatturazione anonimiz-zati dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS).
Un nuovo studio, pubblicato su Swiss Medical Weekly, descrive per la prima volta le spese sanitarie e la sopravvivenza complessiva delle e dei pazienti che hanno ricevuto un trattamento CAR-T, sulla base di dati di fatturazione anonimizzati dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS). Lo studio è stato condotto sotto la guida di SWICA dalle compagnie di assicurazione malattie Concordia, CSS, Groupe Mutuel, Helsana, ÖKK, Sanitas, SWICA, Sympany e Visana, che congiuntamente assicurano circa il 78 per cento delle persone con un’assicurazione di base in Svizzera. Sul piano scientifico lo studio è stato seguito da Mark Pletscher e Niklaus Meier dell’Istituto di economia e politica sanitaria della Scuola universitaria professionale di Berna.

Elevati costi aggiuntivi di trattamento dopo una terapia cellulare CAR-T

Secondo lo studio, la spesa mensile media nei mesi da 3 a 14 dopo la terapia cellulare si attesta fra gli 8 000 e i 10 000 franchi. Il 40-50 per cento di questi costi di follow-up riguarda cure stazionarie, a segnalare che un’alta percentuale di pazienti riceve un’assistenza ospedaliera. Il totale delle spese pagate dall’AOMS e dai Cantoni tra un mese prima e 24 mesi dopo il trattamento CAR-T è di circa 215 000 franchi per persona trattata. Questa somma non comprende gli esborsi legati alla terapia cellulare CAR-T.

Quasi il 50 per cento di probabilità di sopravvivenza a 24 mesi

La probabilità di sopravvivenza stimata a 24 mesi è del 48 per cento, a conferma delle aspettative degli studi di omologazione. Quattro pazienti su 81 (5%) sono deceduti nel primo mese dopo la terapia, nove (11%) hanno dovuto proseguire la degenza in ospedale dal trattamento CAR-T fino al decesso.

Tale probabilità di sopravvivenza del 48% è significativamente maggiore di quella delle alternative terapeutiche meno recenti (17%). Non vi è tuttavia un buon livello di comparabilità tra le popolazioni di pazienti svizzeri e quelle di studi precedenti condotti all’estero, e l’uso di numerose terapie di follow-up, in alcuni casi con approcci terapeutici altrettanto innovativi, rende complessa una valutazione del beneficio aggiuntivo della terapia cellulare CAR-T.

Lo studio solleva la questione del rapporto costi-benefici

Dal punto di vista degli assicuratori malattie, lo studio conferma che le terapie cellulari CAR-T per il trattamento dell’LBCL apportano un beneficio rilevante per la/il paziente, facendo salire il tasso di sopravvivenza a 24 mesi. Allo stesso tempo, però, i costi ingenti da sostenere nei mesi successivi dimostrano quanto la malattia risulti significativamente onerosa per buona parte delle persone che ne sono toccate. Pertanto, si pone la questione della giustificazione dei prezzi, notevolmente maggiori rispetto alle alternative terapeutiche.

La terapia cellulare CAR-T da sola non è sufficiente

«I prezzi elevati vengono spesso motivati indicando che le terapie cellulari CAR-T non comportano ulteriori costi di cura dopo il trattamento una tantum. Tuttavia, lo studio conferma la nostra esperienza, e cioè che le cose non stanno quasi mai così», afferma Daniel Lo Verdi, responsabile della Gestione specialistica Medicina presso SWICA e membro del gruppo di negoziazione degli assicuratori malattie con i produttori di terapie CAR-T.

Niklaus Meier della Scuola universitaria professionale di Berna sottolinea che spesso è difficile giudicare, sulla base degli studi di omologazione, il beneficio aggiuntivo delle nuove terapie rilevante per la/il paziente. «Gli studi clinici hanno criteri di inclusione ed esclusione molto chiari e in genere sono condotti a un braccio solo, cioè senza un gruppo di controllo randomizzato. Inoltre, i periodi di osservazione sono limitati. Per valutare i benefici in maniera fondata, quindi, è spesso necessario che dopo l’omologazione vengano analizzati anche i dati delle cure reali».

Creare le basi per il processo decisionale sociale

Con questa pubblicazione, gli assicuratori malattie vogliono contribuire alla trasparenza e quindi sostenere anche il processo decisionale sociale in merito alla remunerazione di terapie costose. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per valutare anche la qualità della vita delle persone interessate e il beneficio aggiuntivo a lungo termine rispetto ad altre opzioni di trattamento.
L'Organizzazione sanitaria SWICA, con circa 1,6 milioni di assicurati e circa 30'000 clienti aziendali è una delle maggiori assicurazioni malattia e infortunio della Svizzera con un volume di premi di 5,3 miliardi di franchi. L'offerta è diretta a clienti privati e aziende e presenta una copertura assicurativa completa per costi di cura e perdita di salario in caso di malattia e infortunio. SWICA è un partner della salute che punta, con una qualità di servizi superiore alla media, su un'offerta di prestazioni di elevata qualità. SWICA ha la sua sede centrale a Winterthur ed è attiva in tutta la Svizzera.

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