Consulenza nutrizionale
Trend nutrizionali sotto la lente

Sostenibilità, protezione del clima e stile di vita olisticamente sano sono i fattori determinanti dei trend nutrizionali. Ma quanto sono sane davvero le nuove abitudini alimentari? Ellen Weber, dietista di santé24, valuta i cinque trend più comuni.

Sull’alimentazione corretta le opinioni divergono. E non stupisce, visto che a tavola non ci si sazia solamente: in materia alimentare svolgono un ruolo importante anche gli aspetti ambientali ed estetici, oltre che i valori sociali ed etici. Al centro di un approccio alimentare consapevole vi è dunque spesso un’ottimizzazione personale improntata alla salute.

Digiuno intermittente

L’obiettivo del digiuno intermittente è assumere meno calorie giornaliere. Lo si consegue tramite periodi di digiuno: si mangia in un intervallo di tempo circoscritto, al di fuori del quale si digiuna. Ne esistono vari modelli, di cui il metodo 16:8 è il più diffuso: ci si astiene dal cibo per 16 ore e si può mangiare nell’arco di otto ore. 

«Il digiuno intermittente può servire a perdere peso perché nel corso della giornata si assumono meno calorie», spiega Ellen Weber, dietista presso santé24. Spesso la dieta non include una quantità sufficiente di latticini, e ciò può provocare una carenza di calcio. Se il cibo assunto è troppo poco, può insorgere anche un deficit di proteine o di altre sostanze nutritive. «È dunque importante alimentarsi in modo equilibrato».

Alimentazione a base vegetale

Sempre più persone si dimostrano critiche nei confronti dell’allevamento intensivo. Ciò si riflette anche nell’alimentazione a base vegetale, costituita perlopiù da verdure, legumi, cereali, noci, semi e frutta. Nella dieta sono assenti, completamente o quasi, i prodotti di origine animale.

«Riducendo o evitando i prodotti di origine animale, le persone assumono meno acidi grassi saturi», afferma con approvazione la dietista. Tuttavia, una dieta vegana può comportare un deficit di sostanze nutritive. «La situazione va controllata periodicamente. Occorre colmare eventuali carenze». Sconsiglia la dieta vegana alle persone incinte, che allattano o che sono malate. I lattanti e i bambini non dovrebbero nutrirsi esclusivamente di alimenti vegani.

Clean eating

Si punta soprattutto alla genuinità degli alimenti. Il fast food e i prodotti trattati industrialmente come la farina bianca, lo zucchero, i soft drink e l’alcol sono esclusi dalla dieta. Il motto di questo stile nutrizionale è: fresco, il più possibile regionale, integrale e privo di sostanze sintetiche e additivi nocivi. 

«Ogni persona sana può beneficiare di questo regime nutrizionale, perché regionale e stagionale sono sinonimo di ecologico e ricco di vitamine», spiega Ellen Weber. «Però, occasionalmente è consentito concedersi un po’ di zucchero e un bicchiere di vino. Tutto va consumato in misura adeguata».

Low carb

La dieta low carb è caratterizzata dall’assunzione di una quantità circoscritta su base individuale di carboidrati, che devono provenire da ingredienti come latticini, legumi o frutta. Limitando l’assunzione di carboidrati è possibile perdere peso.

«La preferenza per i carboidrati complessi influisce positivamente sulla glicemia», dichiara Ellen Weber valutando il trend. «La rinuncia completa ai carboidrati può però causare attacchi di fame e quindi indurre a ricorrere ad alimenti poco salutari, come grandi quantità di zucchero». La dietista sconsiglia così il regime low carb: «Un rapporto normale con i carboidrati è sicuramente più sano e positivo del divieto».

Dieta paleo

Si mangiano soprattutto alimenti che esistevano già nel paleolitico: frutta, noci, verdura e carne. L’idea di base è che ancora oggi il corpo umano è geneticamente predisposto ad assumere gli alimenti del paleolitico. Anche questo stile di alimentazione si concentra su alimenti regionali, stagionali e genuini. 

«Limitare i carboidrati semplici può influire positivamente sul sistema cardiovascolare e sulla glicemia, stabilizzandoli», conclude la dietista. Non vede però altri vantaggi nel regime paleo rispetto a un’alimentazione normale.

Spesso più frustrazione che soddisfazione

Ellen Weber raccomanda in linea di massima un’alimentazione equilibrata con tutte le sostanze nutritive. «Con tutti i trend nutrizionali bisogna fare attenzione a non perdersi in dettagli inutili. I divieti riducono la qualità della vita e possono determinare disordini alimentari», spiega invitando alla riflessione. «Le diete e gli stili alimentari transitori non danno alcun risultato e spesso causano frustrazione».

10.11.2022

Consulenza nutrizionale SWICA

Avete domande inerenti all’alimentazione? Consultate una dietista diplomata SSS. La consulenza è gratuita e si svolge su appuntamento. Contattate santé24 al numero +41 44 404 86 86 oppure tramite l’apposito formulario.

Prevenzione

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