Qualsiasi attività fisica conta, dalla nascita fino in età avanzata
Che si tratti di camminare, andare in bicicletta o nuotare, un’attività fisica regolare e varia fa bene a qualsiasi età. Non è mai troppo tardi per cominciare a fare movimento. Tuttavia, l’ideale sarebbe iniziare già nei primi anni di vita. Infatti, la pigrizia durante l’infanzia e l’adolescenza può avere un impatto sulla salute e sul comportamento alimentare negli anni successivi.
Non si può «fare scorta» di attività fisica
Le raccomandazioni sul movimento spiegano che il movimento e lo sport non hanno quasi mai un effetto ritardato sulla salute. In altre parole, non si può «fare scorta» di attività fisica in giovane età e vivere di rendita per tutta la vita. In particolare, vi è una correlazione negativa tra il tempo libero trascorso davanti a uno schermo, la salute dei bambini e un comportamento alimentare poco sano. Pertanto, non bisogna sottovalutare l’influsso delle abitudini che si acquisiscono nella prima infanzia e che possono condizionare la quantità e il tipo di attività fisica che si pratica nel corso della vita. Lo conferma anche Kimberly Zwygart, specialista del movimento di SWICA: «È importante trasmettere ai bambini la passione per lo sport e l’attività fisica. È utile a contrastare l’inattività che subentra in seguito e che può accentuarsi negli anni dell’adolescenza». Ad esempio, tra i tre e i quattro anni di età i bambini dovrebbero praticare attività fisiche diverse e di varia intensità per almeno 180 minuti al giorno, di cui almeno un’ora dovrebbe essere di intensità medio-alta (ad esempio, andare in bicicletta o giocare a calcio). Nell’arco della settimana, i bambini e gli adolescenti tra i cinque e i 17 anni dovrebbero fare in media almeno un’ora al giorno di esercizio fisico di resistenza a intensità medio-alta (ad esempio, monopattino o pattinaggio in linea). Almeno tre volte alla settimana dovrebbero praticare attività ad alta intensità, come jogging o sport con la palla, per rafforzare i muscoli e le ossa.
Con l’avanzare dell’età si fa meno attività fisica
La pratica di attività fisica è influenzata dall’età e diminuisce nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Ma vi sono anche differenze tra ragazze e ragazzi, tra chi frequenta club sportivi e chi non li frequenta, tra i giorni di scuola con e senza educazione fisica o tra i giorni di scuola e il fine settimana. Buono a sapersi: l’uso frequente di monopattini o kickboard dai sei ai vent’anni contribuisce notevolmente alla mobilità attiva. La metà dei bambini e degli adolescenti può già soddisfare in questo modo il 50 per cento delle raccomandazioni per l’attività fisica nella vita quotidiana. «Se si impara a svolgere abbastanza esercizio fisico fin da bambini, si conserva il piacere di farlo per tutta la vita», conferma Kimberly Zwygart.
Ulteriori informazioni sul comportamento dei bambini e degli adolescenti nell’ambito dell’attività fisica sono disponibili nello studio SOPHYA.
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