«Sentirsi considerati e capiti aiuta a guarire»

Per anni Anna Müller combatte contro l’insonnia e la sua situazione peggiora progressivamente. Dopo molteplici crolli nervosi cerca disperatamente aiuto, dapprima senza successo. Alla fine, grazie a una terapia non convenzionale e al coaching del care manager di SWICA, riesce a riprendere la sua vita quotidiana.
Anna Müller (nome modificato dalla redazione) cerca di ricordare: «Era intorno a settembre 2020, mi sembra.» In quel momento si rende conto che non ce la fa più. «Ogni cosa era diventata una fatica enorme. Non riuscivo nemmeno più ad aprire una lettera.»Per anni soffre di insonnia e dorme pochissimo, in media dalle quattro alle sei ore per notte. «Negli ultimi mesi solo dalle due alle quattro ore.» Le conseguenze sono crolli nervosi, ansia e tachicardia notturna.


La clinica è davvero l’unica soluzione?

Dopo l’ennesimo crollo nervoso, Anna Müller, in lacrime, cerca aiuto in una farmacia. Lì viene indirizzata direttamente al pronto soccorso. In ospedale si riprende, ma si tratta di un recupero apparente, racconta. Tornata a casa, il problema si ripresenta. Anche un ricovero stazionario prolungato in una clinica del sonno specializzata in burnout e depressione non porta alcun miglioramento, al contrario: «Ne sono uscita mezza distrutta. E poi la mia situazione si è aggravata ulteriormente».


Il piano B

Dopo il ricovero in clinica, Anna Müller viene trattata da un osteopata che segue i principi della biodinamica e finalmente trova sollievo. Al contempo entra in contatto con una medium* che le propone di fare una seduta alla settimana tramite videochiamata. Sin dall’inizio l’impressione di Anna Müller è positiva e si rende conto che la medium è in grado di aiutarla: «Capisce perché ho questi problemi e cosa mi occorre per affrontarli.» Anna Müller impara a fidarsi delle sue sensazioni e pian piano si riprende.

Nel suo percorso verso la guarigione, Anna Müller ha anche un’altra persona importante al suo fianco: Carmine Coscia, il suo care manager di SWICA. Coscia asseconda l’insolito desiderio dell’assicurata di ricevere un’assistenza spirituale e terapie complementari. Nell’ambito di riunioni regolari, definiscono insieme obiettivi e misure. Anna Müller apprezza molto questi incontri: «Il care manager ha cercato realmente di conoscermi ed entrare in sintonia con me, organizzando le riunioni in base alle mie esigenze. Non si è limitato a fare il suo dovere.»Le riunioni le danno orientamento e sostegno. Coscia la ascolta e le fa notare i progressi compiuti. «Sentirsi considerati e capiti aiuta a guarire», conclude Anna Müller.

Pensare fuori dagli schemi

«Per assistere Anna Müller ho dovuto pensare fuori dagli schemi. Nel mio ruolo di care manager è importante essere aperti a tutte le possibilità, anche se in un primo momento possono sembrare inusuali», spiega Coscia. Affrontare una malattia con l’aiuto di una o un medium è una scelta coraggiosa e dimostra che a volte bisogna valutare anche soluzioni alternative.

 * In questo contesto per medium si intende una persona che sostiene di possedere la capacità di entrare in contatto con entità soprannaturali. Queste entità forniscono alla o al medium informazioni riguardo alla salute e al benessere di una persona, che si possono utilizzare in seguito per la diagnosi e la cura di malattie. È importante precisare che l’assicurazione malattie non si assume alcun costo per le sedute di terapia con una o un medium.

13.08.2024 / attualità 3-2024