Assicurata con SWICA da 88 anni
Nel 2024 Lilly Küng ha tagliato il traguardo dei 100 anni. In tempo di guerra le privazioni erano tante, ma da 88 anni non rinuncia alla sua assicurazione malattie. In questo articolo racconta come sono cambiate le cose da allora e come prende la vita con gioia.
Di Alexandra Sasidharan-Scherrer
Lilly Küng, originaria di Tägerwilen, ama il suo giardino, le rose profumate, il cinguettio degli uccelli. «Ormai nessuno ha più tempo per nulla», osserva. Lei invece si gode la calma, il piacere di avere tempo e soprattutto di dormire a sufficienza. «È meglio di qualsiasi medicina», afferma. Se ha un’assicurazione malattie dal 1936 lo deve a suo padre. Dato che il fratello di Lilly Küng soffriva di pleurite e i trattamenti erano costosi, venne stipulata un’assicurazione malattie per tutta la famiglia presso OSKA (che nel 1992 si fuse con AMASCO, CMSI e Panorama cassa della salute creando l’Organizzazione sanitaria SWICA).
Fino ad oggi, Lilly Küng è rimasta fedele a SWICA. Per lei è importante fare tutto senza complicazioni. Delle faccende pratiche si occupa soprattutto il suo medico, al quale si rivolge per trattare i dolori alla schiena e alle ginocchia. «La routine è importante», afferma sorridente Lilly Küng. Sua nipote Carolin Lussi è assolutamente d’accordo. Per Lilly Küng è sempre fondamentale stare tra la gente, anche solo per poco tempo. Ogni settimana compila la sua «lista della spesa» e dopo gli acquisti in compagnia c’è ancora spazio per un caffè e una fetta di torta. Anche l’appuntamento dal fisioterapista fa parte della routine settimanale, e nella vicina palestra l’energica Lilly è un’ospite molto gradita. Chi non vorrebbe arrivare così in forma alla sua età, senza occhiali né apparecchio acustico?
Lilly Küng, tuttavia, non ha ricette segrete per invecchiare bene. Mangia come sempre tanta verdura, non ha mai fumato, ma nella vita ha dovuto fare parecchie rinunce: «In tempo di guerra era così, non avevamo nulla.» Nell’anno in cui frequentava la terza classe della scuola secondaria, i giovani venivano arruolati nel servizio del lavoro obbligatorio. Al castello Castell, dove suo padre faceva il giardiniere, erano di stanza due battaglioni; da lì guardava spesso nella direzione di Friedrichshafen per osservare la Royal Air Force mentre effettuava i suoi voli di ricognizione.
Quando si recò per un anno a Ginevra per lavorare come donna di servizio, dovette trasferire anche la sua polizza assicurativa. «È stata una trafila piuttosto complicata», racconta brevemente. Ricorda anche il signore che tutte le domeniche veniva a casa sua per riscuotere il premio dell’assicurazione malattie. «Allora pagavamo 2.50 franchi a persona». Mentre lo racconta scuote il capo: oggi, infatti, sembra incredibile.
Durante la guerra Lilly Küng non poté finire la scuola né imparare un mestiere, perché all’epoca si pagava per svolgere il tirocinio. Così trovò lavoro in ufficio e come addetta alle pulizie presso aziende locali. Il suo primo marito morì in un tragico infortunio sul lavoro quando la loro figlia aveva solo quattro mesi. Lilly Küng fu lieta di poter tornare dai suoi genitori. Insieme al suo secondo marito mise da parte il denaro necessario per acquistare una casa a Kreuzlingen, della quale si occupa ancora personalmente. Sua nipote le dà un grosso aiuto a passare l’aspirapolvere o nei lavori in giardino. «Però mi preparo volentieri da mangiare e leggo il giornale e le mie due riviste», racconta sottolineando che queste attività la aiutano a tenere la mente allenata.
In passato Lilly Küng viaggiava spesso in Ticino con il treno o assisteva ai concerti della rock band svizzera Gotthard. A circa 80 anni si è recata da sola a un concerto vicino all’omonimo passo del San Gottardo. Fino alla morte del leader Steve Lee ha mantenuto un legame di amicizia con la band. «Quando lavoravano nello studio di registrazione a Winterthur portavo ai musicisti la mia torta al cioccolato. La gradivano molto», ricorda entusiasta. Nel frattempo ha tramandato la ricetta segreta alla nipote, che a sua volta è assicurata con SWICA. Come la nonna, ha avuto solo esperienze positive. «Soprattutto non ci sono complicazioni», ribadisce Carolin Lussi. Lilly Küng annuisce. In passato doveva raccogliere tutte le fatture e portarle in agenzia. Oggi, invece, il consulente assicurativo Roberto Calarco è passato a trovarla con un mazzo di garofani e una scatola di Gottlieber Hüppen per ringraziarla della sua fedeltà decennale.
La routine è importante
Fino ad oggi, Lilly Küng è rimasta fedele a SWICA. Per lei è importante fare tutto senza complicazioni. Delle faccende pratiche si occupa soprattutto il suo medico, al quale si rivolge per trattare i dolori alla schiena e alle ginocchia. «La routine è importante», afferma sorridente Lilly Küng. Sua nipote Carolin Lussi è assolutamente d’accordo. Per Lilly Küng è sempre fondamentale stare tra la gente, anche solo per poco tempo. Ogni settimana compila la sua «lista della spesa» e dopo gli acquisti in compagnia c’è ancora spazio per un caffè e una fetta di torta. Anche l’appuntamento dal fisioterapista fa parte della routine settimanale, e nella vicina palestra l’energica Lilly è un’ospite molto gradita. Chi non vorrebbe arrivare così in forma alla sua età, senza occhiali né apparecchio acustico?
Servizio del lavoro durante la scuola secondaria
Lilly Küng, tuttavia, non ha ricette segrete per invecchiare bene. Mangia come sempre tanta verdura, non ha mai fumato, ma nella vita ha dovuto fare parecchie rinunce: «In tempo di guerra era così, non avevamo nulla.» Nell’anno in cui frequentava la terza classe della scuola secondaria, i giovani venivano arruolati nel servizio del lavoro obbligatorio. Al castello Castell, dove suo padre faceva il giardiniere, erano di stanza due battaglioni; da lì guardava spesso nella direzione di Friedrichshafen per osservare la Royal Air Force mentre effettuava i suoi voli di ricognizione.
Premi assicurativi riscossi settimanalmente
Quando si recò per un anno a Ginevra per lavorare come donna di servizio, dovette trasferire anche la sua polizza assicurativa. «È stata una trafila piuttosto complicata», racconta brevemente. Ricorda anche il signore che tutte le domeniche veniva a casa sua per riscuotere il premio dell’assicurazione malattie. «Allora pagavamo 2.50 franchi a persona». Mentre lo racconta scuote il capo: oggi, infatti, sembra incredibile.
Si occupa ancora delle faccende di casa
Durante la guerra Lilly Küng non poté finire la scuola né imparare un mestiere, perché all’epoca si pagava per svolgere il tirocinio. Così trovò lavoro in ufficio e come addetta alle pulizie presso aziende locali. Il suo primo marito morì in un tragico infortunio sul lavoro quando la loro figlia aveva solo quattro mesi. Lilly Küng fu lieta di poter tornare dai suoi genitori. Insieme al suo secondo marito mise da parte il denaro necessario per acquistare una casa a Kreuzlingen, della quale si occupa ancora personalmente. Sua nipote le dà un grosso aiuto a passare l’aspirapolvere o nei lavori in giardino. «Però mi preparo volentieri da mangiare e leggo il giornale e le mie due riviste», racconta sottolineando che queste attività la aiutano a tenere la mente allenata.
I Gotthard amavano la sua torta al cioccolato
In passato Lilly Küng viaggiava spesso in Ticino con il treno o assisteva ai concerti della rock band svizzera Gotthard. A circa 80 anni si è recata da sola a un concerto vicino all’omonimo passo del San Gottardo. Fino alla morte del leader Steve Lee ha mantenuto un legame di amicizia con la band. «Quando lavoravano nello studio di registrazione a Winterthur portavo ai musicisti la mia torta al cioccolato. La gradivano molto», ricorda entusiasta. Nel frattempo ha tramandato la ricetta segreta alla nipote, che a sua volta è assicurata con SWICA. Come la nonna, ha avuto solo esperienze positive. «Soprattutto non ci sono complicazioni», ribadisce Carolin Lussi. Lilly Küng annuisce. In passato doveva raccogliere tutte le fatture e portarle in agenzia. Oggi, invece, il consulente assicurativo Roberto Calarco è passato a trovarla con un mazzo di garofani e una scatola di Gottlieber Hüppen per ringraziarla della sua fedeltà decennale.
15.10.2024 / attualità 4-2024