Superare una crisi
«Bisogna essere amorevoli e premurosi con se stessi»

I segnali di una crisi sono diversi da persona a persona. Anche il modo di affrontare la sensazione di non avere una via d’uscita è molto individuale, soprattutto nei giovani. In questa intervista Birgit Schmid, responsabile del settore specialistico Psicologia di santé24, risponde alle principali domande sulla crisi personale.

Signora Schmid, come si riconosce una crisi psicologica?

Non è facile rispondere a questa domanda poiché i segnali sono diversi da persona a persona. Una crisi può manifestarsi con sintomi psichici, disturbi fisici e/o difficoltà nel gestire i rapporti sociali. Tra i possibili disturbi o sintomi psichici percepibili nei momenti di crisi figurano i sentimenti di paura, panico o impotenza. Questi tuttavia non si presentano necessariamente in ogni persona.

L’ansia e la tensione interiore impediscono di rilassarsi adeguatamente. Spesso si ha la sensazione di avere i nervi a fior di pelle: sono sufficienti piccoli eventi per scatenare un (altro) peggioramento del proprio stato emotivo. Ma anche la capacità di pensiero è limitata. Il mondo attorno a sé viene visto in bianco e nero e le persone così come le situazioni sono percepite in modo indifferenziato. Di conseguenza non è più possibile giudicare personalmente cosa è positivo ovvero giusto e cosa è negativo ossia sbagliato. I pensieri ossessivi si susseguono in un flusso che sembra inarrestabile. Sorgono problemi di concentrazione che a loro volta comportano difficoltà di apprendimento e rendimento.

Le persone che stanno vivendo una crisi si comportano spesso in modo distratto e anche disorganizzato. Questi soggetti hanno un atteggiamento volubile, scoordinato e talvolta anche aggressivo. Molte volte compiono atti che agli altri appaiono assurdi, come ad esempio mettersi a pulire la casa dopo aver appreso della morte di una persona cara. In casi estremi possono sorgere anche pensieri suicidi oppure può essere esercitata violenza contro altre persone o cose.

Come si ripercuote questo comportamento sul nostro ambiente?

Anche i nostri rapporti sociali subiscono le conseguenze psichiche di una crisi. Ci si allontana dalla propria cerchia di amici e dalla famiglia e ci si chiude in se stessi. Spesso non si ha più voglia di praticare le attività nel tempo libero che si svolgevano volentieri prima della crisi. Le persone colpite si imbattono nell’incomprensione altrui e non capiscono più gli altri. Anche questa dinamica favorisce l’isolamento sociale.

Una crisi ha conseguenze anche a livello fisico?

Sì, anche il nostro corpo ne risente. Le persone in situazioni di crisi provano un senso di forte stanchezza e/o spossatezza. Nella maggior parte dei casi soffrono di insonnia. Anche l’apparato digerente reagisce alla situazione con problemi gastrici e/o intestinali. Spesso chi è in crisi lamenta mal di testa e/o vertigini, palpitazioni, difficoltà respiratoria o tremore. L’apparato locomotore può altresì presentare disturbi. I sintomi fisici più frequenti includono inoltre l’inappetenza o un aumento eccessivo dell’appetito che in genere portano a una perdita o un aumento di peso.

Nelle situazioni di crisi gli adolescenti devono gestire le proprie reazioni emotive che possono essere molto forti. Birgit Schmid, Responsabile settore specialistico Psicologia SWICA

Come si può far fronte alle crisi?

Nella vita le persone affrontano continuamente momenti difficili, maturando così esperienze di vita. Per superare una crisi possono sfruttare proprio tali esperienze. Tuttavia la capacità di superare una crisi e l’intensità con cui questa viene percepita dipende dalla rapidità con cui la persona interessata riesce a trovare aiuto. A tal fine è fondamentale non solo l’aiuto altrui, bensì anche la velocità con cui ci si aiuta da sé in una crisi.

Come si fa?

Bisogna prendere consapevolezza della situazione appena vissuta o che si sta vivendo, guardandola non solo dal punto di vista razionale ma anche emotivo. Collegare una situazione percepita con i relativi sentimenti facilita l’elaborazione di una crisi.

Se ci si trova ancora nella situazione di crisi, si dovrebbe cercare di uscirne appena possibile. È importante recarsi in un luogo dove ci si sente protetti e a proprio agio. Non serve essere eroi, ma occorre essere amorevoli e premurosi con se stessi.

Inoltre si dovrebbe contattare una persona cara. Talvolta non è così facile poiché nei momenti di crisi tendiamo a chiuderci in noi stessi. Per superare le situazioni di crisi è tuttavia importante anche un contatto interpersonale positivo con qualcuno che si prenda cura di noi e ci sostenga.

Se l’auto-aiuto non è sufficiente per vincere una crisi, si deve assolutamente ricorrere all’aiuto di una o uno specialista. Quanto prima ci si avvale di un aiuto professionale, tanto più velocemente sarà possibile superare la crisi. Non deve trattarsi necessariamente di psicoterapia. In ogni caso, il supporto deve essere mirato alla situazione vissuta, di durata limitata e presuppone il supporto attivo della persona che presta aiuto.

E i giovani? Cosa si può fare per aiutarli nei momenti di crisi?

Di solito i giovani non hanno ancora maturato esperienze di vita come gli adulti. Soprattutto durante la pubertà, il loro cervello non ha ancora completato il “processo di maturazione”, per cui il loro comportamento è guidato dal sistema limbico (sede del nostro “io” emotivo). Nelle situazioni di crisi gli adolescenti devono gestire le proprie reazioni emotive che possono essere molto forti. Per poter fronteggiare il decorso di una crisi, i giovani hanno più bisogno dell’aiuto altrui rispetto agli adulti.

Qui è richiesto soprattutto l’intervento dei genitori o di altre persone di riferimento importanti che offrano loro sostegno e orientamento. Non è sempre facile, poiché durante la pubertà le ragazze e i ragazzi desiderano distanziarsi sempre più dai genitori. Per questo è importante che i genitori mostrino comprensione ai propri figli in una situazione di crisi, evitando rimproveri, accuse e prediche. Anziché costringerli a parlare è meglio aspettare l’occasione giusta.

Durante il dialogo si dovrebbe trasmettere alla ragazza o al ragazzo fiducia e speranza nel fatto che è possibile trovare una buona soluzione o che la situazione può migliorare. In particolare è utile mantenere la routine quotidiana. Pertanto, la ragazza o il ragazzo dovrebbe, per quanto possibile, continuare la scuola o la formazione e praticare ancora gli hobby e le attività del tempo libero abituali. I genitori dovrebbero mostrarsi uniti e coesi.

Come per gli adulti, anche per i giovani può essere necessario ricorrere a un aiuto specialistico per superare la crisi. I servizi di consulenza e sostegno per i giovani dei comuni e delle città possono offrire un valido aiuto in alternativa alla psicoterapia.

16.01.2023

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