SWICA rinegozia i contratti con gli ospedali

Le mutate esigenze della clientela, la crescente pressione dei costi e le nuove sfide poste dall’autorità di vigilanza richiedono adeguamenti. Per questo SWICA ha avviato la
rinegoziazione dei contratti con gli ospedali per le assicurazioni private e semiprivate.

«Vogliamo mantenere anche in futuro il nostro primato di assicurazione malattia con i clienti più soddisfatti», afferma Daniel Rochat, membro della Direzione generale di SWICA. In qualità di responsabile del Dipartimento prestazioni, ha il compito di condurre le trattative contrattuali tra SWICA e i fornitori di prestazioni. Al momento, insieme ai suoi collaboratori, sta adeguando i contratti con i primi ospedali. Nei prossimi tre anni seguiranno le trattative con le altre strutture. «D’ora in avanti nei nuovi contratti dovranno essere indicate chiaramente le prestazioni supplementari di cui possono beneficiare i nostri clienti con un’assicurazione privata o semiprivata», spiega Rochat.

Il processo di rinnovo non sarà semplice, afferma Rochat. Il membro della Direzione generale rappresenta SWICA anche nel progetto «Prestazioni supplementari LCA» dell’Associazione Svizzera d’Assicurazioni, la quale ha elaborato un quadro normativo composto da 11 principi per un sistema tariffale al passo con i tempi. Rochat non esclude che le trattative con alcuni ospedali potrebbero concludersi – si spera solo temporaneamente – con un nulla di fatto, e in tal caso l’assenza di un contratto metterebbe a rischio la copertura integrale dei costi per eventuali interventi chirurgici. Ma per lui una cosa è certa: «Con i fornitori di prestazioni vogliamo instaurare una collaborazione partenariale, leale e orientata alle soluzioni, e continueremo a impegnarci in tal senso. Se non dovessimo trovare un accordo con un ospedale, contatteremo l’assicurato direttamente interessato per discutere insieme e trovare una soluzione adeguata per ogni intervento stazionario.»

Alla ricerca del miglior rapporto prezzo-prestazioni

Dal 2012, quando sono stati introdotti nell’assicurazione di base i forfait per caso per gli interventi stazionari, il settore ospedaliero è diventato molto più complicato, sottolinea Rochat con una certa preoccupazione, e aggiunge: «I forfait per caso, che non garantiscono agli ospedali la copertura completa dei costi, hanno reso più difficili le trattative tariffarie in relazione alle assicurazioni complementari, poiché i fornitori di prestazioni subiscono una forte pressione dei costi. Anche la pressione della politica è aumentata.» In particolare da quando la FINMA, in occasione di alcuni controlli sul posto effettuati lo scorso anno, ha rilevato carenze e aspetti da migliorare presso numerosi assicuratori. Ora la FINMA, quale autorità di vigilanza per le assicurazioni complementari, esige che le fatture degli ospedali riportino in modo dettagliato le prestazioni supplementari fornite agli assicurati, per consentire un controllo più efficace.

La soddisfazione della clientela è la nostra priorità

Da qualche tempo SWICA ha iniziato a sviluppare prestazioni supplementari allettanti e orientate alle esigenze dei suoi clienti. Ad esempio, già dal 2019 all’Ospedale cantonale di Winterthur è operativo uno sportello di assistenza ai pazienti, istituito per rispondere direttamente sul posto alle domande che potrebbero emergere durante il periodo di degenza. In caso di ricovero, inoltre, SWICA garantisce a tutti i clienti con un’assicurazione privata o semiprivata un supporto costante dal momento del rilascio della garanzia di assunzione dei costi fino al rientro a casa dopo l’intervento. «Il coronavirus ci ha dimostrato che la salute è davvero tutto. Cosa di cui terremo conto anche in sede di trattative», aggiunge Rochat.
Customer Journey periodo in ospedale