Quando gestire la casa diventa una corsa a ostacoli

Per molti, occuparsi delle faccende domestiche durante una malattia o in seguito a un infortunio è un’impresa impossibile. Chi ha diritto all’aiuto domiciliare e quali aspetti bisogna tenere presenti?
Chi è malato o ha subito un infortunio desidera anzitutto tornare presto in salute. Molti ottengono i migliori risultati nel loro ambiente abituale. Ma su chi può contare una persona lungo il percorso verso la guarigione? In questi casi, di norma, l’assistenza medica non è un problema: i servizi di cura come la medicazione di ferite, la mobilizzazione o il supporto nella somministrazione di medicamenti sono semplici da organizzare e, in presenza di una prescrizione medica, sono coperti dall’assicurazione di base (dedotte l’aliquota percentuale e la franchigia). Il discorso cambia quando si tratta delle faccende domestiche quotidiane: chi pulisce, cucina o fa il bucato? Spesso ci si appoggia a parenti, amici e vicini, ma a volte non basta. In Svizzera, molti fornitori di prestazioni come le organizzazioni Spitex o Pro Senectute, nonché imprese di pulizia e privati offrono aiuto nelle faccende domestiche.

Evitare la trappola del lavoro nero

Chi si affida a privati per l’aiuto domiciliare diventa datore di lavoro della persona che presta servizio domestico e deve tenere presenti alcuni aspetti. In genere occorre versare i contributi alle assicurazioni sociali e stipulare un’assicurazione contro gli infortuni per il lavoratore. In linea di principio qualsiasi attività retribuita svolta in un’economia domestica privata è soggetta all’obbligo contributivo. Maggiori informazioni sono disponibili in questo opuscolo informativo dell’AVS/AI. L’obbligo contributivo vale anche per il personale proveniente dall’estero, ma ci sono anche altre regole da osservare. Maggiori dettagli sono disponibili sul sito www.ahv-iv.ch. In caso di dubbi è opportuno informarsi direttamente all’ufficio cantonale competente, per evitare di incappare nella trappola del lavoro nero ed essere passibili di pena. Un altro punto importante sono i costi, che possono variare notevolmente, specie nel caso dei fornitori privati. È quindi bene chiarire in anticipo e stabilire per iscritto la tariffa oraria ed eventuali altri oneri, per evitare brutte sorprese.

Contributi delle assicurazioni complementari

Anche l’assicurazione malattia partecipa in parte ai costi legati all’aiuto domiciliare, che non sono coperti dall’assicurazione di base. SWICA contribuisce con una partecipazione ai costi nelle assicurazioni complementari COMPLETA TOP e INFORTUNA COSTI DI GUARIGIONE nonché in diverse assicurazioni ospedaliere. Deve essere però presente una prescrizione medica che stabilisca per quanto tempo la persona, per motivi medici, necessita di aiuto nelle faccende domestiche. Prima del rientro a casa in seguito a un ricovero in ospedale o un soggiorno di cura, inoltre, un Home Attendant può fare la spesa, accudire gli animali domestici e annaffiare le piante. Per questo servizio i clienti SWICA beneficiano di una tariffa oraria ridotta.

Aiuto anche in caso di disturbi psichici

È possibile usufruire dell’aiuto domiciliare non solo in presenza di limitazioni fisiche, ma anche se si soffre di disturbi psichici, ad esempio una depressione. Anche in questo caso è necessaria la prescrizione medica rilasciata preferibilmente da uno psichiatra. Ha diritto a ricevere aiuto la persona assicurata che si occupa abitualmente delle faccende domestiche. In ogni caso è consigliabile chiarire in anticipo eventuali dubbi con il servizio clienti. Per semplificare la fatturazione, SWICA mette a disposizione un apposito modulo che può essere scaricato dal sito Internet, compilato e inviato. 

Per maggiori informazioni sui contributi è possibile consultare la panoramica delle prestazioni aggiornata o contattare in qualsiasi momento il servizio clienti al numero 0800 80 90 80.